I temi che tratteranno gli studenti degli istituti superiori sono: lotta allo spreco alimentare, innovazioni tecnologiche in ambito agricolo e soluzioni per contribuire a una nutrizione salutare per prevenire malattie non trasmissibili.
Nove scuole, 16 team, 300 studenti e 16 insegnati coinvolti, 3 Regioni, 3 diverse challenge. Questi i numeri della finale interregionale di Skills for the Future, che quest’anno sarà ospitata nell’aula magna del Di3A, il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’università degli studi di Catania. L’evento si svolgerà il 25 maggio dalle 13 alle 17:30 nella sede universitaria di via Santa Sofia 98-100, in cui gli studenti provenienti da Sicilia, Puglia e Campania presenteranno la loro mini-impresa e la soluzione sviluppata di fronte a una giuria di esperti valutatori di idee imprenditoriali.
Skills for the Future è un progetto europeo proposto da EIT Food (European Institute of Technology per il settore agroalimentare) in collaborazione con JA Europe e JA Italy (Junior Achievement), una organizzazione mondiale candidata al premio per la Pace 2022. Skills for the Future sensibilizza le giovani generazioni sulle sfide future che i sistemi agro-alimentari devono affrontare e trasferisce ai nuovi talenti competenze trasversali e imprenditoriali per diventare potenziali futuri imprenditori nel settore agroalimentare.
All’edizione 2021/22 hanno aderito 9 istituti del sud Italia: per la Sicilia l’istituto “Ettore Majorana” di Milazzo a Messina, il “Michelangelo Bartolo” di Pachino e il “Matteo Raeli” di Noto a Siracusa, il “Luigi Einaudi” di Palermo, l’Ipsseoa di Centuripe ad Enna, e infine il “Capriata” di Licata, ad Agrigento. Per la Puglia gli istituti “Salvemini” di Alessano, in provincia di Lecce, e anche “Lentini-Einstein” di Mottola, in provincia di Taranto. A rappresentare la Campania è stato l’istituto “De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino.
I 16 teams, che si sono già confrontati all’Innovation Camp svoltosi online il 25 e 26 novembre, si sfideranno in 3 diverse challanges: “Food losses and/or waste”, la lotta allo spreco alimentare, “Agriculture 4.0”, ovvero le innovazioni tecnologiche in ambito agricolo, e “Healthy nutrition and prevention of non-communicable diseases”: soluzioni per contribuire a una nutrizione salutare per prevenire malattie non trasmissibili.
Tutte le idee che verranno presentate abbracciano le politiche dell’economia verde e circolare e rispondono alla sfida grande sfida della nostra era “Cibo-Salute-Pianeta” .
Nel corso dell’iniziativa sono previste due lezioni sui temi “Terra, Cibo e Salute: le sfide del sistema Agroalimentare”, a cura del docente Paolo Guarnaccia e “L’importanza dei microrganismi nell’approccio One Health” della docente Cinzia Caggia.
“Un momento unico – ha dichiarato Mario Roccaro, responsabile EIT Food del programma – dove l’istruzione all’impresa si fonde con la creatività e il problem solving e la grande sfida del nostro secolo: il “Cibo-Salute-Pianeta”.Un ulteriore aspetto di questo programma è quello di stimolare i giovani talenti a partecipare alle attività didattiche riscoprendo la scuola come valore e, quindi, contribuisce a ridurre la dispersione scolastica che nel sud-Italia presenta numeri ancora alti”.