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In Sicilia Distilleria Alma, la distilleria di Rum con coltivazione di canna da zucchero, conquista le medaglie d’oro e d’argento 2024 della London Spirits Competition

A Modica il nuovo progetto imprenditoriale dedicato al settore Spirits si conferma un’eccellenza del territorio.

Nella Sicilia sud orientale, a Modica, città patrimonio dell’UNESCO, celebre per il cioccolato che si tramanda da generazione in generazione, prende vita un’altra eccellenza, DISTILLERIA ALMA, la distilleria di Rum, frutto di un sapiente lavoro di ricerca e analisi sul campo.

Un progetto coraggioso e sfidante ideato da tre imprenditori – Annalisa Spadaro, Hugo Gallardo e Alejandro Lopez -, che intendono valorizzare il territorio siciliano attraverso la riscoperta di materie prime come la canna da zucchero che sono state abbandonate per secoli.

UN PRESTIGIOSO PREMIO

L’azienda segue l’intera filiera che partendo dalla coltivazione della canna da zucchero arriva fino all’imbottigliamento. E con il primo lotto della referenza Mater Rum messo in commercio, ha conquistato un importante riconoscimento, la medaglia d’oro alla London Spirits Competition 2024, una prestigiosa competizione internazionale alla quale hanno partecipato oltre 2000 marchi di distillati, provenienti da più di 80 Paesi nel mondo. Così, l’Italia tradizionalmente paese di amari e grappe viene premiata in una nuova categoria tutta da scoprire. Ma oltre al Rum anche il Mater Gin si è aggiudicato la medaglia argento.

«Siamo davvero orgogliosi di aver ricevuto questi riconoscimenti che testimoniano il nostro impegno in un progetto in cui crediamo molto. Vogliamo infatti portare in l’Italia e nel mondo l’eccellenza del nostro territorio», afferma il co-fondatore Hugo Gallardo.

I PRODOTTI: MATER RUM E MATER GIN

Il Mater Rum è realizzato con succo di canna da zucchero, con note al naso e al palato di fiori bianchi come ginestra, gelsomino, zagara; scorza di limone giallo; pera matura ed erbe mediterranee – timo, origano e pino-. La miscela ha una lenta distillazione discontinua in alambicco di rame e rivela un sapore dolce e pulito.

Mater Gin ha una ricettazione dove la canna da zucchero è sempre protagonista, combinata a botaniche locali come ginepro, coriandolo, mandorla di Ragusa, limone e arancia siciliani, rosmarino, timo e ginestra locali. A questi ingredienti si aggiunge anche il miele di canna che apporta particolari sentori di liquirizia e cacao.

NEL CUORE DEL MEDITERRANEO

Tutto parte dallo studio approfondito della canna da zucchero, introdotta in Sicilia dagli Arabi nel VII secolo a.C., rappresentando un’industria molto prospera per l’intero territorio, fino alla sua sparizione dopo sette secoli di coltivazione. Oggi il clima subtropicale della Sicilia con estati calde e inverni miti, permette alla canna da zucchero di prosperare per un lungo periodo dell’anno, da marzo a novembre, quando la temperatura scende e avviene la concentrazione dello zucchero.

Nel 2022 l’azienda ha deciso di coltivare tre ettari di terreno dalle caratteristiche calcaree e ferrose, e una volta che la canna da zucchero raggiunge la maturazione viene lavorata per il Rum.

Dopo un lungo lavoro di ricerca che ha impegnato i fondatori per circa due anni, la sede della distilleria è stata aperta nella campagna siciliana tra la città e il mare, a picco su una collina, una posizione che regala una meravigliosa vista sul Mar Mediterraneo per assaporare tutta la bellezza della natura. All’interno sono presenti due alambicchi di rame e un’area dedicata alle degustazioni.

«Siamo partiti da zero in una regione senza tradizione nella produzione di Rum e questo ci permette di essere liberi di sperimentare ogni fase della produzione: fermentazione, distillazione e invecchiamento, perché non c’è un solo modo per ottenere un buon Rum, le variabili sono infinite e il nostro obiettivo è stato quello di creare un prodotto unico, frutto dell’unicità della terra in cui nasce», spiega il co-fondatore Hugo Gallardo.

IL VALORE DEL TERRITORIO

Al centro della filosofia produttiva c’è l’impegno a diventare un’impresa di eccellenza del made in Italy, esempio di una Sicilia autentica. «Il nostro impegno fin dal primo giorno è quello di essere chiari sull’intero processo: qualità e provenienza delle materie prime, utilizzo di diversi ceppi di lievito, durata del processo di fermentazione e naturalmente la distillazione. Il clima subtropicale della Sicilia ci offre interessanti possibilità per l’invecchiamento dei nostri Rum, ma anche in questo caso non ci saranno indicazioni fuorvianti sulle nostre etichette che possano creare confusione. Il nostro impegno è la massima trasparenza», afferma Hugo Gallardo.

LA NASCITA DI UN NUOVO BRAND

Mater è il brand che accomuna tutti i prodotti raccontando l’affascinante storia della Sicilia, terra madre della distilleria e delle materie prime. In passato Alma Mater era l’appellativo latino dato nell’antica Roma alla divinità materna della terra e della fertilità. Oggi Mater intende essere più di un marchio, una vera e propria dichiarazione di appartenenza a una terra e a una cultura millenaria.

LE ORIGINI DELLA CANNA DA ZUCCHERO

La canna da zucchero fu introdotta in Sicilia nel VII secolo a.C. dagli Arabi durante la dominazione dell’isola. Pochi secoli dopo, la produzione dello zucchero divenne la prima operazione industriale della Sicilia con diversi mulini – trappeti – diffusi nella maggior parte delle zone costiere.

L’industria dello zucchero prosperò fino alla conquista delle Isole Canarie e di Madeira da parte di spagnoli e portoghesi ed ebbe fine con la scoperta dell’America. Lo zucchero siciliano non era più competitivo rispetto allo zucchero sul suolo americano, dove la coltivazione della canna da zucchero era più semplice grazie al clima favorevole e all’utilizzo di schiavi come manodopera a basso costo.

La Sicilia per diversi secoli fu la maggiore produttrice di zucchero al mondo. I siciliani la producevano e la commercializzavano i portoghesi. Ad Ispica in contrada Pantano Secco e vicino al rio Favara era collocato uno dei trapetti più importanti al mondo. La canna da zucchero fu coltivata anche nel territorio di Modica, ma con un’importanza minore e per breve tempo. E dopo ben sette secoli di coltivazione, la canna da zucchero scomparve per sempre dalla Sicilia senza lasciare traccia.