Si è svolta in questi giorni a Colonia in Germania la più grande piattaforma fieristica internazionale dedicata al mondo del Food&Beverage. Per festeggiare l’importante traguardo dei suoi primi 100 anni di storia, Anuga, ha fatto le cose in grande. Cibi, bevande, ma anche tecnologie industriali e servizi, dalla produzione alla distribuzione, l’edizione 2019 della fiera di Colonia è stata quella dei nuovi record: 7.500 espositori (più di mille dei quali italiani) e un pubblico di 165mila visitatori.
È in tale scenario che l’Italia, è stata ancora una volta, protagonista. Delle oltre mille aziende del made in Italy presenti, 200 sono state ospitate nella collettiva organizzata da Koelnmesse Italia, articolata nelle diverse aree merceologiche.
I FOOD TREND DI DOMANI
Anuga è certamente l’osservatorio migliore per guardare all’evoluzione del F&B nei vari comparti merceologici. Tra i fil rouge della kermesse c’è stato il trend del ‘free-from’: secondo un’indagine affidata a Innova Market, nel 2018 il 23% dei nuovi prodotti arrivati sul mercato recano la dicitura ‘non contiene…’, che si parli di oli, glutine o altre sostanze; ed è una tendenza in continua crescita, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. Sempre più forte anche la domanda di cibi e bevande certificati Halal (che rispettino le regole alimentari islamiche, un’offerta che cresce di oltre il 10% l’anno) e Kosher, rispettosi dei dettami della religione ebraica. Nel 2018, poi, sono cresciuti del 5% anche i nuovi prodotti ‘no-GMO’, così come sono sempre più le referenze (cibi e bevande) più naturali e con precise indicazioni della loro filiera. In una vita che corre sempre più veloce, non può non aumentare la richiesta di cibi pronti, a patto che siano di alta qualità, salubri e capaci di apportare all’organismo i giusti principi nutrienti, soprattutto per le pause nei posti di lavoro. Sotto i riflettori anche i cosiddetti ‘superfood’, in particolar modo i grani (semi di girasole, di zucca, quinoa, semi di lino, i grani antichi…) con particolari ‘performance’ nutrizionaliche possono garantire un valore aggiunto in termini di benessere: la crescita di questi alimenti è stata del 12% annuo nel periodo 2014-2018.
LA STORIA DI ANUGA
La prima edizione di Anuga si tenne a Stoccarda nel 1919 e vi parteciparono circa 200 aziende tedesche. La cadenza era annuale e la fiera itinerante: dopo Monaco, Hannover, Berlino e Magdeburgo, nel 1924 la fiera si spostò a Colonia, dove richiamò 360 espositori e oltre 40mila visitatori. Fu l’edizione di maggior successo, seguita da altre edizioni fino al 1929, quando l’Europa si ritrovò a fare in conti con una situazione economica e politica sempre più complessa, che portò alla cancellazione della rassegna. La storia di Anuga ricominciò dal 6 al 14 ottobre 1951, quando la ‘General Food and Luxory Food Exhibition’ (questo il nome della fiera) tornò a Colonia. Si scelse la biennalità e il successo fu tale che, a grande richiesta degli stessi espositori, si decise che la rassegna si sarebbe svolta sempre in riva al Reno. Col passare degli anni nacquero altri eventi collaterali con diverse specializzazioni (da ISM ad Anuga FoodTec) e nel 2003 si fece strada il concetto di una Anuga “10 trade shows under one roof”, un insieme di saloni tematici (Fine Food, Bread & Bakery, Chilled & Fresh Food, Organic, Dairy, Hot Beverages, Drinks, Frozen, Meat, Culinary Concepts) che hanno contribuito a determinare quello che Anuga è oggi: una piattaforma globale capace di attirare migliaia di espositori e visitatori.