STRADA MANGIANDO
street food e non solo

Cosa si mangia a Sambuca di Sicilia?

indaco e vicesindaco di Sambuca, borgo più bello d’Italia nel 2016, in provincia di Agrigento, si spendono da aprile 2018 con annunci social e passaparola per vendere –al prezzo simbolico di un euro– quaranta case diroccate di proprietà del Comune più altre 400 disponibili, che vanno dai 40 ai 150 metri quadri.

Poi basta un servizio trasmesso dalla Cnn per innescare la ribattuta del Guardian e di altri media internazionali, scatenando un piccolo finimondo: oltre 100 telefonate in pochi giorni e 100 mila mail sul server ormai intasato del Comune.

L’idea di spendere un euro (versando un deposito cauzionale di 5mila euro che sarà restituito tra 3 anni, termine entro il quale le case devono essere ristrutturate) per una dimora nel paese di 5.700 abitanti, edificato dagli arabi intorno all’830, ha conquistato potenziali acquirenti da tutto il mondo: Stati Uniti, Norvegia, Israele.PUBBLICITÀ

Aiuta il fatto che Sambuca, circondata da spiagge, boschi e montagne, si trovi all’interno di una riserva naturale, ricca di storia. Sindaco e vicesindaco vogliono rilanciare l’economia del paese, ripopolando il centro storico e aumentando la popolazione residente.

Curioso che finora si sia detto poco della gastronomia locale, ricca di cibi antichi, semplici, genuini che potrebbero enfatizzare tutta questa voglia di Sud.

A iniziare dalle “minni di virgini”, nome impudico dei famosi dolcetti di pasta frolla con crema di latte cosparsi di diavulina (palline di zucchero colorato), dovuto alla somiglianza con il seno di una vergine. Alcuni documenti ritrovati nel convento delle suore di clausura di Sambuca, fanno risalire il dolce al 1725.