si svolgerà il 10 febbraio all’evento virtuale organizzato dalla FAO
Per produrre un chilo di lenticchie servono 1.250 litri di acqua, a fronte dei 13 mila litri per produrre un chilogrammo di carne bovina.
Già questo basterebbe a favorire e intensificare la produzione e l’uso dei legumi nell’alimentazione umana. Si tratta di una pianta che esiste da milioni di anni ed è anche una delle prime piante al mondo ad essere stata coltivata.
I legumi sono, quindi, un alimento molto nutriente e salutare per il corpo e per l’ambiente. Sono una buona fonte di proteine, fibre, ferro, potassio, magnesio e altre vitamine e minerali importanti. Inoltre, sono anche a basso contenuto di grassi e calorie, il che li rende un’ottima scelta per chi cerca di mantenere una dieta equilibrata.
Inoltre, i legumi sono anche molto sostenibili per l’ambiente. Richiedono meno acqua rispetto ad altri tipi di colture proteiche, come la carne, e hanno un impatto minore sul clima. Inoltre, come piante a ciclo chiuso, i legumi aiutano a mantenere la fertilità del suolo, poiché ripristinano l’azoto nell’aria attraverso la fissazione biologica.
Svolgono un ruolo nella lotta all’erosione e all’impoverimento dei suoli perchè non hanno bisogno di fertilizzanti azotati fissando l’azoto loro stessi e questa autosufficienza evita l’emissione di gas serra. Essendo poveri di grassi e ricchi di fibre solubili, i legumi aiutano a ridurre il colesterolo e controllare la glicemia. Per queste qualità sono raccomandati dalle organizzazioni sanitarie nel trattamento di malattie non trasmissibili come il diabete e le malattie cardiache. È stato anche dimostrato che i legumi aiutano a combattere l’obesità.
Simone Scarso