Giorgio Donegani, tecnologo alimentare esperto di Nutrizione ed educazione alimentare, Past President di Food Education Italy – Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare, membro del comitato tecnico scientifico del MIUR “Cibo e Scuola” per la diffusione dell’educazione alimentare nella scuola italiana è uno dei più illustri esperti del settore alimentare e dietetico. Con lui abbiamo affrontato il tema del mangiar sano e delle fake news che abbondano su questo tema
Professore Donegani, un libro il suo, Free from fake. Mangiare sano e con gusto? Alla larga da bufale e fake news, legato al mangiar sano che tende a sfatare alcuni miti legati che in realtà non sono per nulla veri.
Il primo ingrediente del mangiar sano è il buon senso che oggi sembra purtroppo sia diventato anche l’ingrediente più raro. Non possiamo pensare infatti di star bene e tenere alla mia salute per il solo fatto che io mi limiti ad evitare alcuni alimenti che sono indicati come “velenosi” e affidi invece la mia salute all’uso di altri alimenti “salvifici” senza dei quali sembra non si possa vivere. In realtà non ci sono alimenti che vanno evitati totalmente, così come non ci sono alimenti a cui affidarci. Le parole d’ordine del mangiar sano sono semplicissime e sono moderazione, varietà ed equilibrio. Senza dimenticare che tutto ciò va contestualizzato in uno stile di vita sano. Posso mangiare nel migliore dei modi ma se non mi muovo e non mi mantengo attivo, vanifico tutti gli effetti.
Come è potuto accadere che la migliore dieta riconosciuta al mondo, quella mediterranea, oggi pare surclassata da stili di vita dietetici che appaiono salvifici e di immediato effetto.
Purtroppo esiste un mercato che ha ovviamente come obiettivo il profitto che si basa molto su alcuni falsi miti. Per esempio è risaputo che la dieta mediterranea è efficace
Non è quindi vendibile perché il mercato delle diete che rende moltissimo, si parla di circa 300 miliardi a livello mondiale, è l’unico mercato che si basa sull’inefficacia del prodotto che propone. Quello che si tende a fare è vendere diete che durano per un po’, aiutano a raggiungere un risultato ma non a mantenerlo così uno poi torna ad ingrassare e riprende una dieta. La dieta mediterranea invece è una dieta che funziona perché essendo essa stessa uno stile di vita sano una volta che uno lo segue non ha più bisogno di acquistare altro.
Altro mito da sfatare è quello relativo al consumo delle carni, comprese quelle bianche, che non sono dannose come vogliono farci credere.
Noi dimentichiamo che c’è stata una evoluzione dell’uomo che si è accompagnata alla sua capacità di mangiare come onnivero tutto il meglio che la natura può offrire e tra questo c’è anche la carne. Adesso assistiamo alla demonizzazione delle proteine animali ma esse sono quelle che il nostro organismo utilizza meglio di tutte perché contengono tutte le sostanze definite aminoacidi essenziali che ci servono per ricostruire i nostri tessuti e per ricambiarli. Tra le proteine animali ce ne stanno poi alcune che sono particolarmente virtuose. Pesiamo proprio al pollame che ha ad esempio una ricchezza proteica molto elevata, abbinata ad un basso contenuto di grassi. Oltretutto le fibre muscolari del pollo sono estremamente fini per cui questo va a vantaggio della digeribilità ed inoltre rappresentano una buona dose di ferro contrariamente a quanto si crede. Tutto ciò contestualizzato in una dieta sana ci porta a mangiar bene.
Vogliamo affrontare anche la questione “fast food”?
Oggi assistiamo ad uno strano fenomeno che è quello della “snackizzazione” cioè la destrutturazione dei pasti. Si mangia quando capita, velocemente e ciò che capita. Invece il nostro organismo ha bisogno anche di regolarità. L’ideale è sempre rappresentato dai cinque pasti (colazione, uno spuntino a metà mattina, un pranzo a mezzogiorno, poi una merenda al pomeriggio e poi una cena leggera la sera). In questo ambito dobbiamo trovare lo spazio per un altro ingrediente fondamentale che è la calma. Da sempre il consumo del cibo per essere veramente sano ed efficace deve accompagnarsi ad una ritualità. Per cui il momento del pranzo deve essere il momento di stacco ovverossia non il momento in cui ho davanti il telefonino e controllo internet. Mangiare vuol dire dedicare attenzione al cibo. Altra cosa importante è non farlo da soli perché oggi il mondo ci spinge ad eliminare i piaceri della vita. Una cosa è il cibo che diventa un qualcosa che facciamo mentre facciamo altro, altra cosa è il fatto di condividere il cibo perché ci troviamo dinnanzi ad uno smartphone e parliamo con quello piuttosto che con gli amici.
Professore con le sue teorie non si sente una sorta di stecca nel coro?
Grazie al cielo constato spesso che le persone si stanno stancando. Possibile che nel momento in cui la scienza della nutrizione ha messo a fuoco nel migliore dei modi le linee fondamentali per mantenersi in buona salute, mangiare sano sembra sia diventata la cosa più difficile del mondo? Che del cibo si debba aver paura? Finalmente nella testa delle persone sta prendendo corpo l’idea “ma ho proprio bisogno che qualcuno mi dica che questo sia un veleno”? Lo mangio da quando sono nato e sto benissimo. Ripenso alla torta della mia nonna. La torta che lei mi preparava era fatta con le uova, il latte, la farina, lo zucchero ed il burro ingredienti che oggi sarebbero vissuti tutti come veleni, eppure era così buona! Sono cresciuto sano e quindi non comprendo perché vada demonizzata. Dobbiamo imparare a mangiare con la nostra testa e non con quella degli altri.
Questo è il mio auspicio e credo che pian piano ci stiamo arrivando.