STRADA MANGIANDO
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Il vino siciliano ambasciatore di una strategia di promozione integrata a Vinitaly

La Sicilia si presenta alla 57ª edizione di Vinitaly con una visione sistemica che unisce vino, arte e territorio in un racconto identitario completo. L’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (IRVO) guida questa narrazione attraverso un ricco programma di eventi dal 6 al 9 aprile 2025presso la manifestazione veronese, punto di riferimento internazionale per il settore vitivinicolo.

Un approccio di sistema per affrontare le sfide globali

«Il vino siciliano è l’espressione di un valore più ampio e ricco costituito dal nostro patrimonio territoriale, artistico ed enogastronomico- afferma Giusy Mistretta, Commissaria Straordinaria dell’IRVO. – Ogni focus tematico che proponiamo al Vinitaly diventa una chiave di accesso a questo valore, presentato attraverso aggregazioni territoriali come consorzi e denominazioni, o in abbinamento a esperienze enoturistiche e prodotti d’eccellenza».

In un contesto internazionale complesso, con l’introduzione dei dazi americani, l’IRVO propone una strategia basata su eccellenza e diversificazione dei mercati. «Ci difendiamo con la qualità che riusciamo a esportare in tutto il mondo» sottolinea l’Assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, evidenziando l’impegno a «sostenere i produttori nell’apertura di nuovi mercati e nel potenziamento dell’enoturismo nelle zone più vocate dell’isola.»

La strategia include il rafforzamento dei mercati tradizionali come Germania, Gran Bretagna e Svizzera, ma anche l’esplorazione di nuove opportunità, incluso il mercato asiatico. Centrale in questo approccio è l’incoming di buyer internazionali in Sicilia, per far apprezzare il binomio territorio-vino, valorizzando anche il prestigioso riconoscimento della Sicilia come Regione Europea della Gastronomia 2025.

Un allestimento che racconta l’identità: quando l’arte incontra il vino

Un’edizione di Vinitaly in cui la Sicilia si contraddistingue anche per la cura nella presentazione visiva.  Il padiglione siciliano si presenta con un allestimento artistico ispirato all’opera “Trinacria” del pittore Enzo Patti, sotto la direzione creativa di Daniele Gonzales. Un’opera simbolica che, restaurata dopo quarant’anni, diventa emblema visivo del racconto della Sicilia come terra di radici, segni e sapori. Per la prima volta, inoltre, le 28 aziende bio presenti nel padiglione dedicato (raddoppiate rispetto all’anno precedente), hanno avuto una struttura che le contiene tutte e che si distingue per il design e l’identità.

«La presenza di 28 aziende che producono vini biologici, in netta crescita rispetto all’edizione precedente, conferma il dinamismo e l’impegno del comparto vitivinicolo isolano verso qualità, sostenibilità e internazionalizzazione» ha spiegato Mistretta.