Si celebra il 17 gennaio la Giornata Internazionale della Pizza, istituita nel 2017, anno nel quale “L'arte tradizionale del pizzaiolo napoletano” è stata riconosciuta dall'Unesco come patrimonio culturale dell'umanità. Questo alimento così genuino rappresenta senza dubbio il più illustre portavoce della cucina italiana e mediterranea, la regina dello street food e ora, appunto, anche la protagonista di una ricorrenza tutta sua: la data prescelta, come detto, è il 17 gennaio, la festa di Sant'Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli. In questo giorno era tradizione, infatti, che le famiglie dei pizzaioli di Napoli, patria indiscussa della pizza, si recassero a Capodimonte per celebrare il Santo, mentre accendevano un falò benaugurante.
E così, già da almeno quattro anni, la festa si è diffusa in tutti i continenti, tanto da diventare un atteso appuntamento, con centinaia di manifestazioni a far da corollario a uno degli eventi gastronomici più famosi al mondo. Il che non ha bisogno di spiegazioni perché, questa speciale giornata, esalta uno fra i prodotti gastronomici più semplici e gustosi, costituito da un impasto di farina, acqua e lievito, insaporito nella sua versione più classica da olio, pomodoro e mozzarella.
La storia della Giornata Internazionale della Pizza, oltre che nella tradizionale data del 17 gennaio, si è arricchita negli anni anche di altri appuntamenti: ci sono, infatti, nel mondo, molte altre giornate dedicate alla pizza. Negli Stati Uniti, Polonia e Spagna, ad esempio, la pizza viene festeggiata anche il 9 febbraio di ogni anno. In Brasile, il “Pizza Day” viene celebrato il 31 agosto. Il 5 settembre abbiamo poi il “Cheese Pizza Day” e il 20 settembre il “Pepperoni Pizza Day”. La passione per la pizza – secondo i più recenti dati emanati dalla Coldiretti – è dunque anche planetaria, con gli statunitensi che sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa, mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 chili all'anno e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono la classifica.